Green&Blue La Repubblica: “Il caffè si beve nel caffè: la tazzina è fatta con fondi riciclati. E dà lavoro a chi non lo trova”
La Cooperativa sociale milanese Il Giardinone ha ideato “Coffefrom” con il Politecnico di Milano, nell’ambito di un progetto che coinvolge aziende della filiera della bioplastica. Circa una tonnellata di fondi di caffè esausti ha prodotto 5.500 tazzine.
Dal caffè al caffè. Può essere sintetizzato così Coffeefrom, il nuovo materiale a base biologica realizzato con fondi di caffè riciclati di origine industriale, ideato dalla Cooperativa sociale milanese Il Giardinone. Ogni anno nel mondo si producono 9,5 tonnellate di caffè e se ne consumano circa 660 miliardi di tazze. Dalla sua lavorazione derivano almeno 20 milioni di tonnellate di polvere umida parzialmente esausta, un sottoprodotto solitamente gestito come rifiuto, sia in ambito domestico che industriale, ma che negli ultimi tempi sta scoprendo una nuova vita. Nelle vesti di materia prima.
I fondi di caffè oggi vengono utilizzati come combustibile, per realizzare fibre speciali in grado di assorbire gli odori, come base di tinture naturali. Un vero e proprio oro nero, che la Cooperativa Il Giardinone ha deciso di lavorare trasformandolo in materiale innovativo, estremamente versatile, con cui ha realizzato una tazzina da caffè, per degustarlo al meglio. Il progetto Coffeefrom inizia a prendere forma nel 2019, un’innovazione 100% made in Italy, frutto del coinvolgimento tra aziende della filiera della bioplastica e il Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano, attraverso la sua Fondazione, in un modello virtuoso di simbiosi industriale accompagnato da una società di consulenza di marketing internazionale nel ruolo di business developer.
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Articolo di Serena Gasparoni
Pubblicato il 24 Febbraio 2022