Plastix: “Coffeefrom, biopolimero in tazza”
“Non è un rituale tipicamente italiano, ma una buona prassi industriale. Non è un auspicio rivolto a un singolo individuo, ma un esempio convincente di economia circolare. E non è nemmeno caffeomanzia, perché la polvere di caffè non viene utilizzata a scopo divinatorio, ma per produrre una tazzina in cui degustare la preziosa bevanda, sottraendo un rifiuto alla discarica con ovvi benefici ambientali. Artefice della trasformazione è la Cooperativa Sociale Il Giardinone (Cascina Flora, in provincia di Milano), che ha messo a punto un processo per sviluppare un polimero bio-based – Coffeefrom – utilizzando come materia prima i fondi del caffè.”
Articolo di Rita Simone