Cos’è una Start Up Innovativa a Vocazione Sociale?
Le Startup Innovative a Vocazione Sociale (SIAVS) sono giovani imprese ibride che si collocano a metà tra le organizzazioni non-profit e le imprese for-profit: ambiscono infatti a generare un significativo impatto sociale o ambientale in aggiunta al proprio ritorno economico. Le SIAVS rappresentano una realtà in forte crescita: secondo una ricerca del 2020 di Cross Border Growth Capital, dal 2013 al 2020 in Italia sono aumentate di 19 volte, passando da 14 a 267. Un aumento che testimonia il crescente impegno verso la ricerca di soluzioni innovative che creino un profondo impatto positivo su ambiente e società.
Ma cos’è esattamente una Start Up Innovativa a Vocazione Sociale? Scopriamolo insieme in questo articolo!
SIAVS, Società Benefit e B Corp: differenze e caratteristiche
Le startup a significativo impatto sociale e ambientale si possono distinguere tra Startup Innovative a Vocazione Sociale (SIAVS), Società Benefit e B Corp. Le SIAVS e Società Benefit sono state introdotte recentemente dall’ordinamento giuridico italiano: le prime, attraverso il Decreto-Legge 179/2012 che ha introdotto la figura giuridica della startup innovativa, mentre le seconde tramite l’approvazione della Legge di Stabilità per il 2016 che introduce una nuova disciplina finalizzata a promuovere la diffusione di società denominate “società benefit”.
I tre modelli – SIAVS, Società Benefit e B Corp – presentano delle importanti differenze, che riassumiamo di seguito:
Nella definizione del legislatore italiano, le SIAVS sono definite come «Startup Innovative che operano in via esclusiva nei settori indicati all’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155». Si tratta quindi di una categoria di Startup Innovative che oltre a possedere gli stessi requisiti di queste ultime, deve operare in settori specifici individuati dalla normativa:
– assistenza sociale;
– assistenza sanitaria;
– valorizzazione del patrimonio culturale;
– turismo sociale;
– educazione, istruzione e formazione;
– tutela ambiente e dell’ecosistema;
– ricerca ed erogazione di servizi culturali;
– formazione universitaria e post-universitaria;
– formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo.
Una Società Benefit è un’impresa for-profit che, attraverso la propria attività di business persegue una o più finalità di beneficio comune. La denominazione B Corp è invece una certificazione che può essere attribuita anche a società che non sono giuridicamente Società Benefit. Tale certificazione si ottiene facendone espressa richiesta a B Lab, che è l’ente certificatore incaricato di verificare che le aziende rispettino determinati standard di impatto ambientale e sociale.
Infine, le SIAVS sono invece una categoria di Startup Innovative per le quali è certificata l’introduzione di un’innovazione sociale. Oltre ai requisiti richiesti alle altre Startup Innovative, è necessario che operino in determinati settori identificati dal legislatore.
Le SIAVS in Italia
Il Report sulle start up a significativo impatto sociale e ambientale in Italia, realizzato dal Team di Ricerca di Social Innovation Monitor (SIM) rivela che le Startup Innovative operative in Italia a fine 2021 erano 12.668, il 13% in più sul 2020 e, tra loro, il 3,8% sono startup a significativo impatto sociale e ambientale, il 28,2% in più rispetto all’anno precedente.
Dal punto di vista della distribuzione territoriale, il Report mostra come oltre la metà delle SIAVS si trovi nel Nord Italia (il 67,3%), il 15,3% nelle regioni del Centro e il 17,4% invece nel Sud e nelle Isole.
La regione con il maggior numero di SIAVS è la Lombardia con il 37,2% delle SIAVS nazionali, seguita dal Piemonte con il 9,7% e dal Lazio con il 9,2%.
In termini di numero di startup ogni 100mila abitanti, la prima regione è sempre la Lombardia, alla quale seguono Liguria e Piemonte.
Donne e giovani nelle SIAVS
Oltre alla crescita numerica delle SIAVS, ciò che emerge all’interno delle giovani aziende a vocazione sociale è anche la forte presenza femminile e giovanile.
In particolare, come emerge da un articolo di Startup Italia del 2020, il 7% delle start up innovative a vocazione sociale presenta una forza lavoro esclusivamente femminile – rispetto alla media del 3% per le startup innovative – il 12% una presenza femminile forte e il 4% maggioritaria.
Un altro dato positivo riguarda la presenza giovanile all’interno delle SIAVS: circa il 10% raccoglie infatti una presenza esclusiva di giovani under 35.
La nostra visione
Coffeefrom è una start up innovativa a vocazione sociale che propone una soluzione innovativa per il recupero e la trasformazione del caffè esausto a livello industriale – uno degli scarti organici più voluminosi – in nuovo input per altre filiere di produzione.
In particolare, attraverso il coinvolgimento di una filiera industriale 100% made in Italy, Coffeefrom sviluppa nuovi granuli termoplastici di riciclo e bio-based in cui il fondo di caffè – comunemente smaltito in discarica – trova nuova vita in diversi scenari applicative.
L’obiettivo di Coffeefrom è quello di fare la differenza non solo per il pianeta ma anche per le persone, generando un impatto sociale profondo: grazie allo sviluppo e all’ideazione di progetti circolari, Coffeefrom integra le categorie dei lavoratori più fragili nelle fasi di logistica e confezionamento, avvalendosi anche della collaborazione di altre imprese sociali presenti sul territorio.
Ne abbiamo parlato con Rita Bonucchi, Co-founder e Responsabile per lo sviluppo internazionale di Coffeefrom.”